Le figure

  • I CERAIOLI
    Il ceraiolo è la figura principe della Festa. Ogni cittadino di Gubbio, per nascita o genuinamente acquisito, può diventare un ceraiolo, dopo un lungo apprendistato che inizia con i Ceri Piccoli e Mezzani e che lo porta a svolgere ruoli di crescente importanza durante la Corsa. Tutti questi ruoli avvengono sempre sotto la supervisione dei ceraioli più esperti in un rapporto alunno-maestro. La scelta di quale Cero appartenere non è legata alla residenza del ceraiolo: i Ceri non hanno niente a che fare con i quartieri della città. In origine, la scelta del Cero era legata al tipo di lavoro svolto e veniva così tramandata di padre in figlio. Tradizionalmente, al Cero di Sant'Ubaldo sarebbero legati i muratori e gli scalpellini, a quello di San Giorgio i commercianti e gli artigiani, mentre a quello di Sant'Antonio i contadini, i proprietari terrieri e gli studenti.

    Oggi, la scelta dovrebbe essere teoricamente libera, ma in realtà è sempre condizionata dalle tradizioni familiari, soprattutto da parte del padre. Le donne non portano il Cero (tranne durante la mostra), tuttavia se provengono da importanti dinastie di ceraioli, possono assumere una certa importanza nel condizionare quella che sarà poi la scelta dei figli.

    È difficile stimare il numero di ceraioli realmente coinvolti nella Corsa. Sono comunque contati in circa 400 per ogni Cero, ma il loro numero raddoppia se si considerano i bracceri e le persone che aiutano spingendo o trainando.
    L'organizzazione della Corsa è progettata nel corso di numerose riunioni presiedute dal Capodieci, e che si svolgono periodicamente nelle Manicchie in cui il territorio è suddiviso. Ad ogni Manicchia spetta per tradizione, l'organizzazione di specifiche parti della Corsa e, nelle riunioni si dovranno confermare o sostituire i ceraioli, in base a come si sono comportati nella Corsa dell’anno precedente. Anche se si tende a negarlo, esiste una certa concorrenzialità all’interno di ogni Cero per i ruoli più prestigiosi della Corsa.

  • I CAPITANI
    Ci sono due Capitani: Primo e Secondo. Essi devono appartenere alla Università dei Muratori e vengono scelti ogni 15 maggio anche se entreranno in carica dopo due anni. Il Primo Capitano è il capo simbolico della Festa e conduce la Corsa dei Ceri all'interno delle mura. Ricorda la figura dell'antico Contestabile, un magistrato municipale straordinario scelto per coordinare ed organizzare le celebrazioni di maggio in onore di Sant'Ubaldo. Il Secondo Capitano è responsabile per l’Alzata dei Ceri e per la Corsa al Monte, così come per la Mostra del Cero di Sant'Ubaldo.

    Essi sono assistiti da altre due figure: il Trombettiere e l'Alfiere, che completano l'Armata a cavallo. Il Trombettiere è una figura storica, sempre presente dopo l'istituzione del Contestabile. Durante la Corsa, annuncia l'imminente arrivo dei Ceri suonando le note della "carica". L'Alfiere (istituito nel 1951) ha invece il compito di tenere l'insegna della città di Gubbio al seguito dei Capitani. Dal 2012 tutti i componenti dell'Armata sono tornati ad indossare le uniformi napoleoniche, che erano state sostituite negli anni '50 da quelle ispirate al Risorgimento.

  • I CAPODIECI
    Il Capodieci, chiamato anche Primo Capodieci, è il capo del Cero per la Festa. Una volta veniva scelto dai Capitani, ma a partire dall'ultimo ventennio del secolo scorso viene eletto annualmente dai ceraioli con diverse modalità che variano da Cero a Cero. È responsabile dell'organizzazione dell'Alzata e della Corsa, ma ha anche compiti pratici come montare e alzare il Cero, guidarlo alla partenza, abbassarlo e smontarlo alla fine della Corsa. La sua uniforme è uguale a qualsiasi altro ceraiolo ad eccezione di un distintivo sul petto che raffigura i simboli del rispettivo Cero su di un campo nero; mitra e pastorale per Sant'Ubaldo, scudo, elmo e lancia per San Giorgio, fiamma per Sant'Antonio.

  • I CAPOCETTA
    Il Capocetta, chiamato anche capo dell'accetta, è normalmente nominato dal Capodieci con il compito principale di riparare il Cero in caso di urti o cadute e di guidare il Cero durante la mostra. Indossa una camicia di colore rosso, mentre la fusciacca varia di Cero in Cero. È gialla per S. Ubaldo, azzurra per San Giorgio e nera per Sant'Antonio. Ogni Capocetta tiene In mano un'ascia avvolta in un panno.

  • I TAMBURINI
    I Tamburini precedono tutte le sfilate del ceraioli. Essi hanno il compito di svegliare i Capitani ed i Capodieci all'alba della Festa. Hanno uniformi simili a quelle del Capocetta con camicia rossa e fascia a seconda del colore del Cero. Quando sfilano marciano tutti insieme, disposti in tre file, uno per ogni Cero, con San Giorgio a destra, Sant'Ubaldo nel mezzo e Sant'Antonio a sinistra.